Andrew Clements non è certo una new entry per questo blog. Chi ci segue sa che abbiamo recensito diverse volte i suoi romanzi (qui, poi qui e anche qui), tutti molto fantasiosi e diversi, ma con un grande denominatore comune: la scuola. Da bravo insegnante e profondo conoscitore dell’ambiente scolastico, Clements ne approfitta per ambientare le sue opere in questo magico e singolare mondo.

E anche questo romanzo non fa eccezione. Questa volta Mark, figlio di ricchi genitori, è alle prese con una nuova scuola media dopo l’ennesimo trasferimento. Questa scuola, però, ha qualcosa di diverso: un burbero ma appassionato insegnante di scienze che organizza tutti gli anni per le sue classi una settimana nei boschi, per fare lezione sul campo e avvicinare i ragazzi alla natura.

In questo sta il grande fascino del romanzo e la forza del suo messaggio. Tutti noi siamo soli e uguali di fronte alla natura. Anche un rapporto conflittuale e contrastato come quello di Mark e del suo insegnante potrà avere una seconda chance. E chi lo sa che qualche educatore, leggendo questo romanzo, non riscopra l’importanza di veicolare ai propri alunni (oltre alla necessaria educazione libresca) anche il fascino per la natura e il modo di viverla correttamente. Senza il filtro di uno schermo o la barriera di macchine fotografiche.

Un altro grande centro per Clements!