“Il club dei perdenti” – Andrew Clements

Questo è l’ultimo “Clements”, giuro (…e mai promessa fu così fragile!)

Con Il club dei perdenti, Andrew Clements racconta un’altra storia di scuola, ma soprattutto di rapporti umani, di maturazione, di affermazione di sé, di smisurato amore per i libri e per la lettura.

Alec Spencer è un lettore accanito e questa passione gli sta creando un sacco di guai, poiché egli spesso legge anche in classe, durante le lezioni. Proprio il primo giorno di scuola, quarantacinque minuti dopo aver iniziato la prima media, si ritrova già dalla preside con un bel richiamo: se la lettura, tutti i santi giorni, viene prima dei compiti e dello studio, è un problema. Se il tuo comportamento in classe non cambia, richiederò per te la frequenza di un programma speciale sul metodo di studio. Sei settimane, tutte le mattine, per tre ore: …in piena estate!

Ad aggravare la situazione, la necessità per i genitori di Alec e del fratello Luke di lasciare i figli a scuola anche il pomeriggio. Alec, dopo la mensa, non trova un’attività consona alla sua passione, così decide di fondare un club di lettori accaniti come lui, anzi gliene basta solo uno per costituire il gruppo e lo trova in Nina Warner. Insieme fondano il “Club dei perdenti”: il nome è volutamente repellente, perché i due vogliono essere lasciati in pace da tutti e dedicarsi solo alla lettura.

Ma le cose non andranno proprio così: a scuola ci sono altri ragazzi che amano leggere ed Alec, in un certo senso, diventerà il loro leader. Così Alec farà la conoscenza con i problemi reali della vita, compresa una simpatia particolare per Nina, e scoprirà che anche la vita può essere avvincente, complicata ed interessante e che i libri aiutano a trovare una risposta alle situazioni difficili di tutti i giorni.

Clements sa veramente come parlare ai ragazzi, il suo linguaggio è semplice e diretto, coinvolgente. In modo particolare in questo libro, l’autore fa rivivere ai lettori i sentimenti tipici degli adolescenti: dubbi, incertezze, fragilità, ma anche l’esuberanza, la spregiudicatezza, gli slanci eroici.

Ed Alec, il topo di biblioteca, vittima di bulli e bulletti, diventerà un eroe, un falco da biblioteca, che spiegherà a tutti che i “perdenti” sono semplicemente coloro che amano perdersi nei libri, perché i libri ci fanno perdere un po’ di ignoranza e un po’ di paura. E perdere la paura significa anche perdere un po’ di rabbia… ed anche i bulletti, così, sono serviti!

Il club dei perdenti di Andrew Clements è un libro da leggere e da far leggere.

Vogliamo cominciare a mettere qualche pacchetto sotto l’albero di Natale?

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