“Il muro” – Francesco D’Adamo

Anche quest’anno, tutti i lunedì, per tutta l’estate, “Storie per ragazzi (…e non solo)”, una carrellata di libri per i più giovani, che possono avvincere, emozionare e far riflettere anche gli adulti. Si tratta di consigli per accompagnare le sempre gradite vacanze con gradevolissimi compagni d’avventura. Sì, perché i libri, quando non sono tra le mani dei prof, sanno essere discreti ed autentici amici!

Il muro di Francesco D’Adamo è un libro di qualche anno fa (2018), purtroppo però sempre e continuamente attuale. E’ un racconto che parla di violenza e di segregazione, ma anche di un’insopprimibile voglia di libertà e di riscatto; di affetti familiari, di amicizia, di progetti talmente grandi da essere sogni, ma anche di delusioni profonde e di drammatiche realtà.

Esiste un muro, una barriera così alta che è impossibile vederne la cima e qualunque riferimento a un Muro realmente esistente tra il Messico e gli Stati Uniti è assolutamente casuale – precisa ironicamente l’autore.

Nel romanzo di D’Adamo, il Muro è una barriera fisica, ma anche un ostacolo fatto di pregiudizi, di falsità, di ignoranza: cosa c’è dall’altra parte? Nessuno,  a parte Hugo il Tonto, è mai tornato da là, per raccontare la verità, neppure Consuelo, la sorella di Teresa: tutti sono partiti con il Tren de la muerte e di loro non si è avuta più nessuna notizia.

E’ per questo che Teresa parte, una notte, di nascosto, salendo clandestinamente sul treno, perché gli Uomini Sciacallo si fanno pagare il viaggio a caro prezzo. Inizia un’avventura letteralmente mozzafiato per Teresa, cui si aggrega Pato, un bambino di sei anni, Marquez, un ragazzo che pare accontentarsi dei propri limitati orizzonti, e Coyote, un animale che il muro ha diviso dalla sua compagna e dai suoi cuccioli.

Quello che lo sparuto gruppo di compagni di ventura troveranno è una realtà distopica, orribile, minacciosa, molto diversa dai sogni comuni della gente al di qua del muro: quell’aldilà paradisiaco non esiste, o per lo meno non esiste per tutti. E così Teresa deve inventarsi un modo per tornare a casa, per liberarsi e liberare dalle catene tutti coloro che un falso sogno ha reso letteralmente schiavi.

Francesco D’Adamo è un narratore di razza e sa raccontare storie che toccano le corde dei sentimenti dei lettori giovani. Il suo stile è rapido; il suo linguaggio ricco ed essenziale nello stesso tempo.

Il muro si legge tutto d’un fiato. E’ il libro perfetto per iniziare una lunga estate di ottime letture.

Buona “quasi” estate, allora, e soprattutto buona lettura.

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