“Scuolitudine” – Chiara Foà e Matteo Saudino

Non è un libro solo per insegnanti Scuolitudine. Storie di passioni resistenti, di Chiara Foà e Matteo Saudino. Sono sette storie di ragazzi comuni, alle prese con gli ostacoli, piccoli o grandi, della loro vita, della crescita, della società che li circonda.

La scuola è solo il luogo dove questi problemi si possono amplificare o dove essi possono essere ascoltati ed accolti, mentre gli insegnanti rappresentano, a volte, gli unici interlocutori che dedicano attenzione e tempo alle personali situazioni di difficoltà.

Spesso per fare questo, però, bisogna lottare, contro la superficialità, contro la burocrazia, contro la consapevolezza della propria inadeguatezza, senza tanti aiuti e non di rado “senza rete” di protezione. Da qui il concetto di “scuolitudine”: gli educatori, come Foà e Saudino, avvertono la mancanza intorno a loro della cosiddetta “comunità educante”, a volte essa latita anche e proprio all’interno della scuola stessa.

Il libro è composto da sette lettere a raccontare le sette storie di Luca, Ginevra, Younes, Ilaria, Alessandro, Francesco ed Adiba; è “un atto d’amore e di speranza nei confronti della scuola, una danza liberatoria per comunicare al mondo che la scuola non serve a “preparare i ragazzi e le ragazze per il mondo del lavoro” o a “essere un bel voto”, come spesso sentiamo dire da politici, opinionisti e famiglie, ma serve ad insegnare agli studenti a guardare negli occhi le inquietudini e le bellezze del vivere e a dipingere meravigliosi orizzonti verso cui indirizzare l’esistenza”.

Foà e Saudino raccontano le loro storie con sobrietà e delicatezza, con un tono colloquiale, da cui però traspare la “passione resistente” per il loro compito di insegnanti, ma, in primis, di educatori di giovani generazioni.

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