“Il gioco del silenzio” – Andrew Clements

Dopo aver gustato Drilla (vedi recensione qui) non potevo non tuffarmi in un altro romanzo di Andrew Clements ed ho scelto Il gioco del silenzio: ancora un racconto ambientato nel mondo della scuola, ancora una narrazione leggera, avvincente, ben costruita.

Nel corso di una ricerca sull’India, Dave Packer, brillante alunno della classe quinta della Scuola elementare Laketon nel New Jersey, scopre che Ghandi, un giorno alla settimana, restava in assoluto silenzio, per rimettere ordine ai pensieri nella sua mente…e decide di provare l’esperienza. I rapporti con la compagna Linsey Burgess non sono ottimali e così, quando Linsey scopre l’esperimento di Dave, lo provoca e Dave reagisce. Dalle parole si passa ai fatti. Scatta una sfida “maschi contro femmine”: due giorni di silenzio assoluto, per tutti! Vince chi resiste. Alle domande pressanti di insegnanti e genitori si può rispondere usando al massimo tre parole, tutte le parole in più sono punti di penalità per la squadra. Ha inizio così la sfida più incredibile per una classe quinta denominata dagli insegnanti gli “Inzittibili” ed ha inizio, pure, una lunga serie di problemi e di guai che porteranno Dave, dopo diverse peripezie, a tu per tu con la preside della scuola, Mrs. Hiatt.

Paradossalmente, però, quello che era nato come un esperimento personale, diventato un gioco, una sfida di gruppo, una rivoluzione che mette in subbuglio la scuola e mina l’autorità stessa degli adulti, finisce per essere un’occasione di crescita, di maturazione, di coesione tra maschi e femmine, di complicità tra docenti ed alunni.

La narrazione di Clements è rapida ed incalzante; l’intreccio ironico ed ammiccante, costellato da una lunga e divertente serie di ma non è questo il momento di parlarne. L’idea dalla quale Clements prende spunto è molto originale. Il protagonista è un eroe curioso, con qualche pregiudizio (…le femmine sono solo delle gran chiacchierone), ma anche onesto e sincero, con un pizzico di sfrontatezza/ingenuità giovanile, che lo porta addirittura a proporre alla preside di partecipare al gioco, dopo aver ricevuto una furiosa sfuriata. Anche Linsey è un bel personaggio, una degna coprotagonista, un osso duro da sopraffare, ma che alla fine salva l’avversario da un sconfitta certa e gli offre un dignitosissimo pareggio, riconoscendone tutto il valore.

Il gioco del silenzio è veramente un bel libro: Clements non si smentisce, come ottimo ed esperto narratore per ragazzi. Un libro sicuramente da aggiungere alle nostre personalissime liste di regali sotto l’albero.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.