“La giovane favolosa” – F. Foti

Parliamo spesso, su questo blog, delle iniziative editoriali di People. A pochi giorni fa risale per esempio la recensione di “Laico”, importante (e urgente) riflessione di Pippo Civati sul bisogno di laicità in Italia. Perché siamo così “ricettivi” alle pubblicazioni di questa ca(u)sa editrice? Perché troviamo che sia una delle realtà indipendenti più attenta a quello che succede in Italia e nel mondo.

Non deve sorprendere quindi se uno dei loro libri più fortunati riguarda una figura apparentemente lontana, la “giovane favolosa” della politica americana: Alexandria Ocasio-Cortez.
Chi è? Ci sarebbero molti modi per definirla, ma ogni definizione – per sua definizione – sarebbe riduttiva, limitante. Diciamo allora semplicemente che AOC (questo è l’acronimo con cui è ormai universalmente nota) è la speranza di molte persone, non solo negli States, ma a cascata in tutto il mondo. E, in fondo, è questo ciò che racconta il libro di Foti.

La speranza di una politica seria, pulita, attenta, nuova, fresca, dichiaratamente e felicemente controcorrente, cioè contro quella corrente di pensiero (e di modo di far politica) da troppo tempo ormai presa per unica e dominante. Senza timori reverenziali, senza preoccupazioni, con quella spensieratezza schiacciasassi di chi è giovane e oltremodo preparato politicamente e culturalmente.

Ocasio-Cortez viral speech

Foti ripercorre i primi mesi dell’esperienza politica di Ocasio-Cortez attraverso la viva voce della deputata democratica, cioè attraverso i suoi discorsi e le sue dichiarazioni. Emerge il ritratto di una donna irresistibile e irrefrenabile, che in poco tempo ha rivoltato gli Stati Uniti mettendone alla luce i problemi e dettando una linea politica chiara, senza sconti. Lo dice lei stessa quando le viene chiesto il segreto per crearsi una platea politica. «Ecco qualche idea per i pubblici ufficiali che vogliono costruirsi un’audience: 1) Appoggiate il Medicare per tutti; 2) Mettete Wall Street di fronte alle sue responsabilità; 3) Fate sì che il salario minimo permetta di vivere; 4) Cancellate il debito di Portorico; 5) Chiudete i penitenziari privati e i centri di detenzione dell’ICE (l’agenzia federale statunitense che si occupa del controllo delle frontiere e dell’immigrazione, spesso abusando del proprio potere, N.d.A.); 6) Battetevi per il Green New Deal».

Fortunatamente, AOC è ancora all’inizio del suo percorso e arriverà lontanissimo. L’augurio è che la sua esperienza e il suo esempio possano arrivare altrettanto lontano e toccare le persone giuste.

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