La Farsaglia (Pharsalia) è un poema epico di carattere storico, scritto da Marco Anneo Lucano intorno al 61 d.C.. La sua narrazione ha come centro ideale la battaglia di Farsàlo (9 agosto 48 a.C.), in cui Pompeo, avversario di Cesare, e il suo esercito vennero sconfitti, e con essi vennero meno anche i valori repubblicani di Roma.

Lucano presenta la guerra civile come la catastrofe che ha innescato la caduta della Roma repubblicana. Per questo, tutta l’opera è percorsa da uno spirito pessimista. Il testo è suddiviso in 10 libri, ma è quasi certo che l’opera sia incompiuta, sia per la brevità dell’ultimo libro, sia per il modo brusco in cui si conclude, e anche perché Lucano probabilmente mirava ad eguagliare i 12 libri dell’Eneide di Virgilio. La brusca interruzione probabilmente fu dovuta al fatto che Lucano partecipò a una congiura contro l’imperatore Nerone, nel 65 d.C., il cui fallimento portò alla morte del poeta stesso per suicidio.

I personaggi principali del poema sono Cesare, Pompeo e Catone; quest’ultimo, soprattutto negli ultimi libri, diventa portavoce e rispecchia il pensiero dell’autore, in lui si incarna il valore della libertà e degli ideali repubblicani. Sorge naturale, a questo punto, il confronto tra il poema di Lucano e l’Eneide di Virgilio, cui il poeta non può non ispirarsi. Confrontando le due opere, tuttavia, si possono notare diverse differenze importanti. Per cominciare, lo stile di Lucano è molto più semplice e lontano dallo stile aulico di Virgilio; in secondo luogo, mentre l’Eneide è un poema mitologico, la Farsaglia di Lucano è essenzialmente un poema storico; infine ci sono delle chiare differenze ideologiche: mentre l’Eneide è il poema che esalta la grandezza di Roma, Lucano nella sua Farsaglia ne descrive la caduta e l’inesorabile declino.

Perché leggere oggi la Farsaglia, dunque? Per la sua originalità. Per la prima volta, un poema epico non pone al centro della narrazione un personaggio, un protagonista-eroe, ma l’evento storico che all’epoca cambiò il modo di intendere e di vivere le parole repubblica e libertà.