Ripartiamo dalle basi – Emilio Mola

Ripartiamo dalle basi di Emilio Mola è quello che promette di essere già in copertina: una cassetta degli attrezzi per capire l’attualità e la politica. Non un saggio specialistico zeppo di complicata teoria, ma un libro di propedeutica, un’introduzione chiara e semplice per questioni che semplici non sono affatto. E va benissimo così. Chiarezza e semplicità non escludono rigore e precisione, e il libro di Emilio Mola è entrambe le cose: semplice, ma preciso. In fondo, è quello che dovrebbe sempre fare chi di mestiere si occupa di informazione. E invece Ripartiamo dalle basi ha senso proprio perché chi si occupa di informazione informa in modo parziale: “per esigenze di tempo e di spazio [chi fa informazione] deve quasi sempre dare per scontato che il lettore conosca le nozioni, le premesse, le regole, i meccanismi che stanno alla basi di ogni argomento trattato”. E invece raramente è così.

Emilio Mola cerca quindi di rimediare affrontando quegli argomenti che formano (o dovrebbero formare) una sorta di abbecedario, di conoscenza comune e basilare per tutte le persone. In maniera scolastica e per questo efficace, Mola porta avanti le proprio argomentazioni attraverso una sequenza di domande e di risposte. Si parte dall’economia, passando per il funzionamento dell’Unione Europea e dell’Italia e toccando anche l’immigrazione e lo stato demografico italiano. L’ultimo capitolo è dedicato a fake news e complottismi contro i quali Mola cerca di offrire un rimedio basato su alcuni suggerimenti pratici.

A conti fatti, Ripartiamo dalle basi è un libro che risulta più che utile. Un prontuario da portare sempre con sé e da sfogliare nel momento del bisogno. La sua chiarezza e la sua semplicità lo rendono adatto anche a chi si sta affacciando per la prima volta al mondo degli “adulti”. Lo ripeto: Mola usa una grande limpidezza espressiva, ma correda le proprie affermazioni con dati e cifre che rendono il suo testo inappuntabile. Suggerimento non richiesto: perché non usarlo nelle scuole per l’insegnamento dell’educazione civica?

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