“Decameron: seconda novella della prima giornata” – G. Boccaccio

Il Decameron è l’opera più celebre di Giovanni Boccaccio e una delle più importanti della letteratura italiana. Scritto nel XIV secolo – probabilmente tra il 1349 e il 1351-53 – raccoglie cento novelle, suddivise in dieci giornate. Boccaccio offre uno spaccato della società dell’epoca, unendo i valori dell’aristocrazia (come l’amor cortese) a quelli del ceto mercantile (come l’astuzia). Il libro racconta di dieci giovani che si ritirano in una tenuta di campagna poco lontano da Firenze per sfuggire dalla peste nera, che si sta diffondendo in tutta Europa. Per non annoiarsi, decidono di raccontare delle novelle, spesso di taglio umoristico e a sfondo erotico o ironico nei confronti delle istituzioni dell’epoca: per questo il Decameron fu a lungo censurato.

Protagonisti della seconda novella della prima giornata – raccontata da Neifile – sono Giannotto e Abraam il Giudeo. Sono due mercanti, uno cristiano e l’altro ateo. Si conoscono da una vita e Giannotto ha sempre cercato di convincere Abraam a convertirsi al cristianesimo. Un giorno, stanco delle continue pressioni dell’amico, Abraam decide di andare a trovare il papa a Roma: solo dopo averlo fatto – sostiene – potrebbe considerare la possibilità di diventare cristiano. Giannotto non prova molta fiducia nella decisione dell’amico, perché conosce la corruzione diffusa all’interno della Chiesa. In effetti, recatosi a Roma, Abraam rimane sconvolto dalla corruzione della corte papale, ma decide di convertirsi comunque al cristianesimo. Spiega infatti all’amico Giannotto che, se la Chiesa si sta espandendo così velocemente nonostante la corruzione, allora lo Spirito Santo deve esistere veramente.

Sono due i temi centrali di questa seconda novella. Primo fra tutti la capacità di convincimento. Nonostante il fermo pensiero dell’ateo Abraam, Giannotto riesce a convincerlo a diventare cristiano. Ancora più importante, forse, è il discorso legato alla corruzione del clero. Si tratta di un aspetto della vita (religiosa) del tempo molto diffuso, ma raramente menzionato dagli autori. Proprio per questo motivo, la seconda novella del Decameron fu quasi integralmente censurata dall’Inquisizione.

A questo link trovate l’analisi della prima novella della prima giornata. Qui invece potete acquistare una delle migliori edizioni commentate del Decameron.

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