Ops… è un libro semplice e didascalico, ma non per questo di scarso interesse. L’autore ha degli obiettivi molto chiari, un argomento principale di cui parlare, e lo fa in modo molto diretto. L’argomento in questione è la Sindrome di Tourette, una sindrome con cui Tartaglia stesso ha imparato a convivere, e questo rappresenta sicuramente l’aspetto più interessante del romanzo. Tartaglia si prende molto tempo per spiegare in cosa consista e come conviverci, attraverso gli occhi e le parole del protagonista.

Tutto il resto è un contorno: l’ambientazione scolastica, i bulletti, la compagna di classe per cui il protagonista ha una cotta, i misteriosi intrecci tra dirigenti, segretari e insegnanti. Questo è il contesto che rende onore al sottotitolo “thriller per ragazzi”: se vuoi scrivere un libro per ragazzi, la scuola non può mancare, anzi spesso e volentieri diventa l’ambientazione fondamentale. Anche Tartaglia segue questa regola semplice quanto efficace.

Non è un romanzo impeccabile. L’impulso didascalico di spiegare, far capire ed educare, talvolta appesantisce la narrazione. Il protagonista diventa non di rado il portavoce dell’autore, pronunciando parole e discorsi che difficilmente ci si potrebbe aspettare in bocca a un ragazzino. Le rapide conversioni dei personaggi negativi a volte sono poco credibili. Tuttavia, resta una lettura agile, piacevole ed educativa, che sicuramente potrà giovare e intrattenere i giovani lettori.