“Questo post è stato rimosso” – H. Bervoets

Un libro disturbante e per nulla piacevole da leggere, ma forse per questo vale la pena farlo.Di cosa parla? Della vita dei moderatori, cioè le persone che si occupano di verificare se il materiale segnalato dagli utenti di una piattaforma social vada o meno eliminato. Sì, è proprio come sembra. Nel libro si parla di autolesionismo, sadismo, violenza contro animali e cosucce del genere. Questo è il primo livello di disagio: già solo leggere alcune pagine è per stomaci forti.

Poi ci sono i personaggi e la protagonista. Persone comuni, per quanto in posizioni più o meno precarie della loro vita, che ogni giorno devono fare i conti con i contenuti che esaminano. Il romanzo segue il progressivo declino mentale dei personaggi, il deterioramento delle loro relazioni, il costante allontanamento dalla realtà. Il personaggio della protagonista perde il senso della realtà, trascina avanti una relazione con una collega che si fa via via sempre più tossica fino alla drammatica conclusione.

E poi c’è il finale. Un finale non finale, banale e che non dice nulla, non mette la parola fine. E questa è forse la scelta più drammatica dell’autrice. Non c’è una fine in vista.

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