“L’inventore di sogni” – Ian McEwan

Riprende con questa recensione la nostra rubrica estiva “Storie per ragazzi…e non solo” che ci accompagnerà settimanalmente fino all’arrivo dell’autunno e all’inevitabile ripresa dell’anno scolastico. Quello estivo è un tempo per sognare, per progettare, per crescere (ad ogni età) ed un buon libro è senza dubbio un compagno prezioso ed uno strumento indispensabile.

L’inventore di sogni di Ian McEwan è già un giovane classico della letteratura per ragazzi. E a buon diritto, secondo me.

Il protagonista, Peter Fortune, è un adolescente normalissimo, che vive in una famiglia comune. Nella sua vita non succedono mai eventi straordinari, tuttavia, veramente fuori dal comune, c’è la sua capacità di inventare sogni. Peter è un “sognatore ad occhi aperti” (il titolo originale del libro è proprio The Daydreamer), che in varie occasioni stacca l’interruttore della realtà, più o meno consapevolmente, per viaggiare in un mondo parallelo, finendo quasi sempre per immedesimarsi in un essere diverso da sé.

Le invenzioni di McEwan sono assolutamente geniali. Peter, ad esempio, invidia il suo gatto William, trova straordinaria la sua vita tranquilla, adagiato mollemente sulla mensola sopra il termosifone. Un giorno, accarezzando il gatto, trova per caso la “cerniera” che, aperta, ne libera l’essenza e questa si scambia con la sua: Peter diventa il gatto William e William diventa il ragazzo Peter. La vita del “gatto Peter” non è così semplice, ma è eccitante: l’epilogo è divertente e riflessivo nello stesso tempo.

Definire il genere cui appartiene questo libro è difficile. McEwan, con fine umorismo, abbonda con nelle descrizioni, sapientemente mescolate alle riflessioni del protagonista, ma mescola anche i generi. Ad esempio, “Le bambole” è un inquietante racconto di paura; “Il prepotente” è un racconto sociale; “I Grandi” un racconto di formazione. Insomma, L’inventore di sogni è veramente un testo originale, vario, accattivante. Che dire, poi, della Pomata Svanilina? Il sogno di ogni adolescente: poter cancellare, con un velo di crema, mamma, papà, familiari vari e riconquistare una libertà d’azione totale. Ma a quale prezzo, tanta libertà?

Con un linguaggio semplice, scorrevole, fresco, Ian McEwan accompagna i lettori nel mondo degli adolescenti, insegna a conoscerli più a fondo (ecco perché queste sono storie per ragazzi…e non solo); i sogni di Peter non sono semplici evasioni, ma autentiche, divertenti, profonde lezioni di vita per ogni ragazzo (…o adulto) che avrà occasione di incontrare questo piacevolissimo libro.

A proposito: tempo di lettura? Tutto d’un soffio!

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