“La scuola ci salverà” – Dacia Maraini

E’ uscito da pochissimi giorni, per la casa editrice Solferino, l’ultimo libro di Dacia Maraini, La scuola ci salverà, un agile volumetto in cui la scrittrice raccoglie gli articoli pubblicati su varie testate, in particolare su Il Corriere della Sera, negli ultimi vent’anni. Il tema di fondo: la scuola, tra luci ed ombre.

Le qualità di editorialista della Maraini sono ampiamente conosciute. Particolarmente apprezzabile è l’equilibrio, quasi un partecipato distacco, con il quale l’autrice, che da anni si spende senza sosta per incontrare i giovani studenti nelle loro scuole, affronta uno dei temi più intensi e nello stesso tempo più trascurati del nostro Paese.

Allora, che sta succedendo nel nostro Paese spaesato? Si chiede la Maraini. Circola un sentimento di perdita, di sospetto, di odio verso tutto e verso tutti e alla fine la stanchezza vince e sembra che il sospiro generale porti con sé questo pensiero: che il Paese vada alla malora, cominciando dal suo cuore più prezioso, la scuola. Infatti, continua l’autrice, riscontro, nei confronti del sistema scolastico, una triste inerzia, un silenzio condiviso, uno sconcerto e una mancanza di fiducia nel futuro che ogni volta mi sorprendono e mi avviliscono.

Quale soluzione? L’istituzione dell’insegnamento nazionale ha bisogno di investimenti, questo è chiaro, ma oltre agli investimenti economici, alla scuola servono fiducia, entusiasmo, amore per il grande potere della conoscenza. Serve un investimento etico ed emotivo.

Se è vero che al centro della scuola ci sono sempre gli studenti, è vero anche che il cuore pulsante, il motore dell’istituzione scolastica sono gli insegnanti: una varia umanità che va dai più scoraggiati e demotivati ai più idealisti ed irriducibili sognatori. Gli insegnanti lavorano col futuro e il futuro è misterioso, a volte buio come le notti senza luna. Ma chi crede nel futuro è capace di attendere che dietro quelle nuvole rispunti la chiara luce dell’universo in moto, ed è quello di cui ha bisogno la scuola in questo momento.

Il libro si arricchisce di tre racconti, con protagonisti tre diversi studenti e le loro sfide, a volte impossibili, in quel paradigma della vita che è la scuola. Sono storie intense, in cui lo studio significa desiderio di riscatto, di considerazione, di appropriarsi di un ruolo nella vita, di essere pienamente se stessi. Anche in questa parte narrativa del libro, Dacia Maraini è magistrale; la sua prosa asciutta disegna personaggi ed ambienti che ricordano il neorealismo, pur lasciando spazio anche all’immaginazione, quando non addirittura alla fantasia più surreale, come nel racconto Il bambino vestito di scuro. Un libro assolutamente da leggere.

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