“Ecco un’idea semiseria per far innamorare dei libri i vostri figli…” di Enrico Galliano

Si avvicina l’estate e insieme a lei quel momento in cui la visione di adolescenti ciondolanti per casa senza reali occupazioni, tranne respirare e svuotarvi il frigo, vi farà sorgere spontanee alcune domande, tipo: “Ma anche io ero così alla sua età?”. Oppure: “Ma è figlio mio o c’è stato uno scambio di culle?”. E soprattutto: “Come potrei fare per far amare la lettura a questo strano personaggio?

Partiamo da un piccolo presupposto, già ribadito mille volte, ma che è bene ripetere: non si può. È proprio la domanda che è sbagliata, perché non è possibile far amare qualcosa a qualcuno, anzi, si otterrà solo l’effetto opposto.

Il presupposto è questo: poiché leggere è una passione, la passione non si impartisce come un ordine, ma si trasmette, come una fiamma.

Quindi, finché i vostri pargoli sono sotto i dieci anni circa, non c’è altra strada: leggere voi, con loro, anzi a loro. A voce alta. Facendo le voci. E puntando il più possibile su libri che davvero tocchino qualche vostra corda (e che ovviamente siano adatti alla loro età).

Già, ma poi? Quando entrano nel vortice dello sturm und drang adolescenziale? Quando si fanno improvvisamente adepti della religione dell’incazzanesimo? Quando si cacciano nel tunnel del no a prescindere? Che fare, lì, per trasmettere quella fiamma?

Consigli in questo senso ho già provato a darne su queste pagine, ma oggi vorrei proprio darvi una dritta di quelle pressoché infallibili, dedicata specificatamente a chi in questo senso è alla disperazione e non sopporta l’idea di avere un figlio o una figlia che non legge.

Insomma, parental advisor: sarà un rimedio estremo, dedicato a chi vede la mancanza di amore per i libri come un male estremo.

Andiamo al dunque: come fare?

Ebbene: non potete farlo voi. Ricordatevelo, siete fuori gioco. Offside totale, lasciate perdere. Quello che dovete fare è trovare un influencer.

Non fraintendetemi: non vi sto chiedendo di andare al Bosco verticale a suonare al campanello dei Ferragnez, supplicando di mandare un whatsapp al vostro adolescente – anche perché ormai i Ferragnez sono un po’ fuori target per lui.

Quello che dovete fare è trovare qualcuno che vostro figlio conosca di persona e che lui reputi “un figo”. Agire come spie della guerra fredda, cercarlo, stalkerarlo se serve anche. E poi, quando lo avrete raggiunto, piano piano avvicinarvi all’obiettivo: dopo un po’ di sana captatio benevolentiae, chiedergli il favore di consigliare un libro a vostro figlio. Uno che magari lui abbia amato davvero.

Lo so: metodo alquanto discutibile. Ma qui come non mai valgono i detti “à la guerre comme à la guerre” e “homo homini lupus”.

Il senso spero sia chiaro: vostro figlio non è che non legge perché è pigro o scemoNon legge perché non sa, ancora, quanto può essere figo leggere. E per scoprirlo ha bisogno di qualcuno che lui reputi “figo”. Ecco perché noi genitori e insegnanti siamo esclusi a priori.

Per cui, in finale, un appello a tutti gli influencer veri che sanno di avere una qualche presa sui giovani: cominciate a pubblicare storie o video su TikTok dove leggete, consigliate libri, parlatenePerché finché siamo noi prof, genitori e scrittori a promuovere la lettura – che va benissimo – è spesso un po’ una lotta contro i mulini a vento.

Voi siete i mulini a vento, in questa storia, e se uniamo le nostre forze potete aiutarci perfino a farlo cambiare, il vento, perché a voi danno ascolto molto più che a noi.

Fate come Alice De Bortoli, influencer da più di 5 milioni di follower, che nelle sue storie Instagram trova sempre spazio per consigliare un libro che ha amato, facendo in quindici secondi più bene alla vendita e lettura di libri che tante recensioni sulle pagine dei giornali.

Fate come  Valentina Ghetti (book.addicted) o Megi Bulla (labibliotecadidaphne)o tante altre booktoker, che grazie al passaparola su TikTok hanno fatto andare in classifica libri pubblicati da tempo e trasformato le letture condivise in qualcosa di davvero “figo”.

Da un grande potere deriva una grande responsabilità, no?

Be’, sapete che se volete potete essere responsabili di una delle scene più belle del mondo: un adolescente che, timidamente, mette per la prima volta piede in una libreria.

Adattato da  https://www.illibraio.it/news/storie/far-innamorare-dei-libri-i-vostri-figli-1422453/

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