“I ragazzi di Strennikov” – Andrea Giliberto

Tutti i lunedì, per tutta l’estate, “Storie per ragazzi (…e non solo)”, una carrellata di proposte di narrativa per ragazzi; libri che possono avvincere, emozionare, far riflettere anche gli adulti. Si tratta di consigli e suggerimenti per accompagnare le sempre gradite vacanze con gradevolissimi compagni d’avventura. Sì, perché i libri, quando non sono tra le mani dei prof, sanno anche essere discreti ed autentici amici!

Andrea Giliberto, conosciuto recentemente a scuola, è una persona simpatica e semplice, una di quelle persone che, appena la incontri, ti sembra di conoscerla da sempre. Il suo primo romanzo, I ragazzi di Strennikov, è un libro che ti prende dall’inizio alla fine, ti fa ridere e ti commuove. I suoi personaggi sono come il loro autore: ti sembra di averli già incontrati mille volte nella tua vita, sono reali, vivi, familiari. I ragazzi di Strennikov è come un viaggio nel tempo, in cui ti sembra sempre di tornare a casa.

Estate ed un gruppo eterogeneo di giovani amici, dai soprannomi che li “fotografano” perfettamente: Niagara, Scavazza, Gasco, Cecchino, Sciacallo… Un torneo di calcetto organizzato per sfida e per ripicca, sulle ceneri mai spente di vecchi rancori ed antichi desideri di rivalsa. Niente di nuovo: succede in ogni borgo, paesello, quartiere del nostro amato Paese.

La squadra di Gasco è palesemente spacciata, destinata ad un’umiliazione storica. Ma il nonno di Gasco, Strennikov, ed il suo inseparabile compagno di briscola Mantra, hanno un piano: insegnare ad un gruppo di calciatori più o meno improvvisati, non solo le tecniche, le tattiche, gli schemi, ma anche l’anima ed i valori più profondi di un gioco, che è prima di tutto divertimento, ma anche parabola della vita.

Il libro si snoda tra episodi di vita comune e partite epiche, finché non arriva l’agognata finale. E qui l’autore spiazza il lettore, con una serie di eventi veramente a sorpresa e decisamente da non spoilerare.

I ragazzi di Strennikov è una lettura assolutamente piacevole; è uno di quei rari libri che, appena girata l’ultima pagina, si ricomincia a leggere di nuovo qua e là, per rivivere ancora le emozioni provate. Buona lettura, buona estate.

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