“Commissario Elfo. Piove per esigenze di trama” – Nicolò Targhetta

Veramente molto piacevole ed interessante il nuovo romanzo di Nicolò Targhetta, Commissario Elfo. Piove per esigenze di trama.

Iniziamo proprio dalla trama, allora.

Elfo è l’ex protagonista di una saga fantasy. Evaso dal suo libro, è diventato commissario di periferia per sfuggire al proprio autore e a qualsiasi storia che lo possa ingabbiare ancora nel suo personaggio. Paranoico e sociopatico, funestato dagli attacchi di panico e dai ricordi della vita precedente, il commissario Elfo farebbe qualsiasi cosa pur di non ricadere dentro una nuova trama.

Tegolina è la protagonista di una fiaba orale lituana, presto dunque destinata alla scomparsa, è alla disperata ricerca di un autore poliziesco che le dia una nuova chance. Insegue il cliché della poliziotta tosta, ma il suo passato e certe manie di protagonismo la fanno ripartire dalle retrovie. Così, il glaciale questore capo Bjorn Bjornson, eroe di una serie di romanzi svedesi di successo, la spedisce nel commissariato più antinarrativo della città, al fianco di Elfo, il più antinarrativo e deliberatamente qualunquista dei commissari.

Tuttavia, quando muore violentemente Tino Alongi, un noto giallista, sembra emergere e prendere vita il sogno segreto di ogni personaggio, un fatto che può rivoluzionare il mondo della letteratura: l’esistenza del Messia Pascal, un narratore soprannaturale in grado di scrivere storie che immediatamente prendono vita. Chi controlla il Messia Pascal sceglie le storie da narrare; se i personaggi lo avranno dalla loro parte, potranno liberarsi per sempre dalla tirannia degli autori.

Elfo, però, non ci casca, sa già che il mito del Messia Pascal, probabilmente, altro non è che l’ennesima squallida trama da cui deve scappare il più lontano possibile. Ma in una città dove convivono autori e personaggi letterari non è semplice evitare di finire comunque imprigionati dentro un romanzo. E poi c’è l’omicidio di Tino Alongi… e c’è un vero e proprio colpo di stato dei personaggi nei confronti dei loro autori… e ci sono anche due sicari che cercano di uccidere Elfo e Tegolina… e comunque, il protagonista di tutta la storia è pur sempre lui, lui è la legge: il commissario Elfo. Così, ogni finale è imprevedibile!

Veramente originale e labirintico questo metaromanzo di Nicolò Targhetta, che porta il lettore in viaggio tra i cliché della letteratura. Ciò che sorprende fin dalle prime pagine è la straordinaria capacità dello scrittore di entrare ed uscire dai vari generi e sottogeneri letterari, accompagnandovi il lettore e padroneggiando con sicurezza e con tanta ironia i diversi stili di scrittura.

Piove per esigenze di trama è una sorta di Sei personaggi in cerca d’autore in chiave contemporanea, meno psicologico, ma non meno intelligente, più aperto ad una gamma variegata di emozioni e di sensazioni diverse, tutte abilmente create ed intrecciate dallo scrittore.

Bravissimo, dunque, Nicolò Targhetta e spero vivamente che non sia l’ennesimo scherzo nei confronti del lettore (non ci sarebbe da stupirsi), il sottotitolo “La prima indagine del Commissario Elfo”, che lascia aperta la speranza che il più antinarrativo dei commissari si trovi nuovamente invischiato in ciò che più sta cercando di evitare al mondo: una nuova trama, un nuovo romanzo.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.