“Bella e Gustavo” – Zita Dazzi

Tutti i lunedì, per tutta l’estate, “Storie per ragazzi (…e non solo)”, una carrellata di proposte di narrativa per ragazzi; libri che possono avvincere, emozionare, far riflettere anche gli adulti. Si tratta di consigli per accompagnare le sempre gradite vacanze con gradevolissimi compagni d’avventura. Sì, perché i libri, quando non sono tra le mani dei prof, sanno anche essere discreti ed autentici amici!

Con Bella e Gustavo Zita Dazzi inventa una storia metropolitana fatta di amicizia, sensibilità, accoglienza e solidarietà, estremamente attuale ed efficace.

Petra e Nino sono due adolescenti che “si annusano”: sono attratti l’uno dall’altra, ma nello stesso tempo i loro caratteri li respingono. Petra è impulsiva fino all’irrazionalità; Nino è prudente fino all’indolenza…ma si piacciono.

Gustavo è un clochard misterioso, asociale, repellente; Bella è la sua cagnolina, una cucciola adorabile, benché un po’ spinosa come il suo padrone.

Petra si innamora di Bella e vuole a tutti i costi farsela donare da Gustavo. Tutto è contro di lei: il senzatetto non vuole nemmeno considerare la proposta di Petra, Nino ha una discreta soggezione dei cani, i genitori della ragazza proprio non vogliono un cane in casa.

Tuttavia, non è questo il problema principale. Sullo sfondo di una città estiva semi deserta, sembra che il male non sia andato in vacanza: la baracca di Gustavo viene incendiata, poi, lo stesso Gustavo, che aveva trovato “casa” su una panchina del parco, scompare e viene ritrovato in fin di vita all’ospedale, dopo essere stato selvaggiamente picchiato. Anche Petra e Nino ricevono la loro dose di minacce perché amici del barbone.

Il finale del libro è incalzante e sorprendente.

Con Bella e Gustavo l’autrice affronta un tema sociale di stretta e purtroppo perdurante attualità, come la povertà, l’emarginazione, l’accoglienza, la solidarietà, ma anche il rifiuto dell’altro e la violenza.

Bella e Gustavo è un libro che fa riflettere su uno dei mali della nostra società, ma che nello stesso tempo “consola” e “sprona”, perché insieme all’indifferenza e al sopruso, nel nostro tempo trovano spazio anche la giustizia, il senso di appartenenza, l’umanità.

Zita Dazzi scrive con il suo consueto piglio giornalistico, in modo semplice, lineare, diretto. La lettura è piacevole e coinvolgente.

Buona lettura, allora, e buona estate.

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