A partire dalla preadolescenza, i nostri ragazzi sono alle prese con un dilemma fondamentale, la cui soluzione è centrale nello sviluppo della loro personalità. Questo dilemma consiste nel bilanciamento tra due impulsi naturali: l’espressione di sé e la relazione con gli altri.

Il primo di questi impulsi consiste nel desiderio di perseguire e manifestare le inclinazioni personali, le abilità e tutto l’insieme di saperi, pratiche e idee che ci rendono quello che siamo. Il secondo, invece, consiste nell’adottare comportamenti e atteggiamenti che favoriscano la costruzione di relazioni interpersonali positive e coinvolgenti.

Questi due impulsi sono almeno in parte contraddittori e vanno bilanciati. Una persona che desidera soddisfare sempre e solo le proprie inclinazioni, senza tenere in conto le posizioni altrui, finirà per trovarsi sola e isolata. Di contro, una persona che si sforzi di adattarsi via via a ogni contesto sociale in cui si trova, faticherà a sviluppare un’identità personale forte e ben definita.

E proprio su questo dilemma riflette il romanzo di Raffaella Fenoglio. La protagonista Kamyla è imbranata e presa in giro dai compagni e, per tentare di conquistare il ragazzetto che le piace, cambierà se stessa. Look, atteggiamenti, modo di esprimersi: Kamyla fa di tutto per diventare come le ragazze popolari della scuola. Ma ne vale davvero la pena? Trasformare se stessa per piacere a un altro è la scelta giusta? Senza facili moralismi, l’autrice riflette sul problema attraverso gli occhi dei giovani protagonisti, evitando risposte definitive e soluzioni univoche al dissidio tra autenticità e successo sociale (ognuno in fondo deve trovare il proprio equilibrio). Ad emergere con forza, però, è il bisogno di ruoli educativi forti che sappiano modellare efficacemente e suggerire delicatamente una strada a questa gioventù troppo spesso senza guida. A noi il privilegio.