“Nebbia” – Marta Palazzesi

Premio Strega Ragazze e Ragazzi 2020, Nebbia, della giovane scrittrice Marta Palazzesi, è un romanzo veramente avvincente.

Londra, 1880. Clay, tredici anni, orfano, è un mudlark, uno di quei ragazzini che, per sopravvivere, ha tre possibilità: rubare, farsi rinchiudere in un istituto per orfani, oppure fare della nobilissima arte di arrangiarsi la propria filosofia. Clay, e gli amici Nucky e Tod, sono i Terribili di Blackfriars Bridge, controllano cioè un tratto di sponda del Tamigi e scavano nel fango tutto il giorno, alla ricerca di oggetti perduti o gettati, dalla vendita dei quali ricavano di che sopravvivere. Un giorno in città arriva il Circo Smith & Sparrow e Clay entra in contatto con Ollie, nipote di un’anziana veggente, e soprattutto incontra l’attrazione principale del circo, l’ultimo lupo vivente del Regno Unito. Vedere il maestoso lupo argentato, rinchiuso in una gabbia, vessato dal domatore Parson e dal figlio Hiram, è troppo per un figlio del fiume come Clay. Da quel momento, il ragazzo non si darà più pace, finché Nebbia – così sarà chiamato il lupo – non avrà riconquistato la sua libertà.

Colpisce nel libro, prima di tutto, la solida ambientazione nella Londra vittoriana, che ricorda per molti aspetti i famosi romanzi sociali dickensiani. Tuttavia, è il coraggio di Clay, il suo senso della giustizia, la sua umanità, a pervadere la storia. Clay, a volte mi sembri così ingenuo per essere uno cresciuto per strada – lo rimprovera persino Ollie. Clay, ancor più del “suo” lupo Nebbia, è l’autentico protagonista della storia, e lo è soprattutto il cuore di Clay, che non esita a soccorrere anche i nemici quando il pericolo incombe su tutti e non esita neppure a mettere a rischio la sua stessa vita perché possa ricomporsi un equilibrio naturale: agli uomini la loro sicurezza, ai lupi la loro libertà.

Nebbia si legge tutto d’un fiato. E’ un romanzo pensato per i lettori più piccoli, ma che fa bene a tutti, perché racconta una storia pulita, autentica, giusta.

Marta Palazzesi è una narratrice giovane ma già esperta. Si avverte, tra le righe del racconto, la sua passione per gli animali, per la storia, ma soprattutto il suo rispetto per la vita, in ogni sua forma. Questo – credo – è il messaggio più profondo che l’autrice intende lasciarci con Nebbia, un libro che è come un sorso d’acqua fresca d’estate.

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