“La sinfonia del tempo breve” – M. Signorini

Certamente non mi sono accontentato di un solo libro del giovane autore Mattia Signorini. Così, dopo Lontano da ogni cosa (recensione qui) , mi sono immerso nella lettura della seconda opera dello scrittore polesano, La sinfonia del tempo breve. La storia di una vita che è tutte le vite.

Ebbene, sorpresa! Si tratta di un romanzo completamente diverso dal precedente: onirico, surreale, che a tratti mi ha ricordato il miglior Buzzati e le atmosfere di Màrquez.

La trama. Green Talbot nasce nel 1919, a Tranquillity, un villaggio inglese fuori dal mondo e soprattutto fuori dal tempo. Talbot vuole conoscere di più e, appena può, lascia la pigra tranquillità di casa per affrontare il mondo. Green attraversa luoghi reali e fantastici, incontrando personaggi strani ed originali, ma attraversa anche la Storia del Novecento: la Grande depressione, l’insorgere dei totalitarismi, il secondo conflitto mondiale, la ricostruzione, il dopoguerra, il boom economico. La Storia in questa storia, tuttavia, è una sinfonia leggera, che Green Talbot ascolta con distacco, intento più ad indagare con sereno stupore gli uomini e la loro natura.

Il romanzo di Signorini si legge quasi con avidità, come una favola (gli animali parlanti, in fondo, ci sono). Anche in questo romanzo, Signorini ama mescolare i generi. La sinfonia del tempo breve è un romanzo di formazione, un romanzo d’avventura, ma anche un’ampia allegoria: la storia di una vita che è tutte le vite. Alcuni momenti del racconto sono particolarmente ben riusciti: i dialoghi tra il protagonista ed il gabbiano Banjeseiro, l’isola delle bottiglie perdute dove finiscono i messaggi dei naufraghi, la straordinaria invenzione del cielo che si sfalda e letteralmente cade a pezzi sopra una Tranquillity ormai dimenticata pure dal tempo.

La chiave di lettura di questa storia sta all’inizio del viaggio di Green Talbot, quando il protagonista lasciò dietro di sé una vita fatta di certezze e di strade conosciute. Ma era proprio questo che lo faceva sentire vivo. Non sapere cosa gli sarebbe accaduto da quel giorno in poi. E proprio questa è la vita che è tutte le vite.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.