“La ragazza che imparò a volare” – Viviana Mazza

Sembrava essere una tranquilla e sonnacchiosa estate, ma una serie di sfortunati eventi l’hanno trasformata in una stagione densa di imperdibili eventi sportivi, primi fra tutti i Campionati Europei di calcio e le Olimpiadi di Tokyo. Da qui l’idea di dedicare anche qualche lettura a personaggi che hanno fatto dell’attività sportiva la loro ragione di vita o un’occasione di riscatto.

L’autrice, Viviana Mazza, è una garanzia. Giornalista della redazione esteri del Corriere della Sera, da anni si sta dedicando anche alla narrativa per ragazzi, raccontando le storie di grandi personaggi del nostro tempo, come Nelson Mandela, Malala Yousafzai, Greta Thunberg.

La ragazza che imparò a volare racconta la storia di Simone Biles, una ragazza del ’97, che in questi 24 anni di vita è diventata la più titolata ginnasta nella storia di questo sport. Al momento, la Biles conta in carriera 62 medaglie d’oro, 10 d’argento e 7 di bronzo. Al momento! In quanto Simone Biles sarà una degli atleti statunitensi di spicco alle ormai prossime Olimpiadi (Tokyo, 23 luglio – 8 agosto) e non è detto che una capatina a Parigi 2024 sia proprio da escludersi.

Campionessa olimpica in carica e cinque volte campionessa del mondo, la Biles è la prima ginnasta nella storia ad aver vinto cinque titoli mondiali nel concorso individuale e la prima a vincerne tre consecutivamente. È inoltre la prima statunitense ad aver vinto sette titoli nazionali; è la ginnasta ad aver vinto più titoli mondiali in assoluto e la più decorata della storia ai campionati del mondo. Simone Biles si distingue per la versatilità nel primeggiare su quasi tutti gli attrezzi, per l’acrobatica impressionante e le difficoltà fuori dal comune che compongono i suoi esercizi (ben quattro elementi sono stati introdotti da lei per la prima volta e portano oggi il suo nome): per questi motivi è considerata la migliore ginnasta di tutti i tempi.

Viviana Mazza racconta la storia di una bambina minuta (ancora oggi Simone Biles supera di poco il metro e 40), ma muscolosa, la “soldatina”, come la chiamavano un po’ per scherno i compagni di scuola. Figlia di un padre mai conosciuto e di una madre perennemente incasinata ed incapace di prendersi cura dei figli, accudita dai nonni, difesa dai fratelli, Simone ha imparato letteralmente a fare i salti mortali, anzi ha scoperto di saper fare proprio quelli nella vita. Ma la predisposizione naturale non è mai sufficiente ed è per questo che non basta avere le ali: Simone Biles ha dovuto imparare la sua “arte”, con tanti sacrifici, qualche dramma personale, ma con una inesauribile voglia di vivere e di… volare.

La ragazza che imparò a volare è un altro di quei libri che si leggono tutto d’un fiato. La scrittura di Viviana Mazza, come sempre, è scorrevole, semplice, felicissima. Un libro che fa guardare allo sport con occhi diversi.

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