“La via della bellezza” – Vito Mancuso

Veramente profondo La via della bellezza di Vito Mancuso, un testo che richiede una lettura lenta e meditativa, le cui parole devono essere lasciate decantare nell’esperienza del quotidiano vivere di ciascuno.

La via della bellezza è una sorta di viaggio alla ricerca del mistero primitivo del nostro essere uomini, del nostro desiderio inesauribile di perfezione, di assoluto, di pienezza e completezza: il senso di ogni esistenza.

E’ impossibile riassumere in poche righe un libro tanto articolato. Mancuso procede per interrogativi ed osservazioni, argomentando sempre in maniera ampia e chiara. La bellezza esiste veramente o è solo una questione di gusti personali o di epoche e latitudini? …La bellezza ai suoi vertici è universale? …E’ veramente la bellezza oggettiva a non esistere o è piuttosto la condizione umana, spesso pervasa dall’ignoranza, a non essere alla sua altezza e a risultare incapace di riconoscerla e di onorarla?

Il viaggio di Mancuso parte alla ricerca delle sorgenti della bellezza: la Natura, l’Essere umano, l’Arte.

La semplicità della Natura rende la sua bellezza sempre vera, vera non tanto nel senso di esatta, quanto piuttosto, più profondamente, nel senso di autentica e di universale.

Un essere umano è compiutamente bello quando è buono, giusto, intelligente, generoso, coraggioso, leale. C’è una bellezza legata all’avere e al potere, e c’è una bellezza legata all’essere e al condividere, alla dimensione fraterna dell’esistere.

L’arte raggiunge il suo scopo quando si pone sempre e comunque al servizio della bellezza, di cui essa è indagine, scoperta, celebrazione, canto.

Ma come si percepisce la bellezza? Per Mancuso, la percezione della bellezza  è la manifestazione più profonda della dinamica originaria che ci ha portato e ci mantiene all’esistenza, cioè la dinamica dell’armonia che attraversa e pervade l’essere. In altre parole: noi siamo fatti per la bellezza…perché siamo fatti da essa, perché è la bellezza in quanto armonia ad averci portato e a mantenerci all’esistenza. Per questo motivo, in un uomo tutto deve essere bello: il viso, gli abiti, l’anima, il pensiero. La bellezza si percepisce solo a condizione che esista la dimensione spirituale, cioè la capacità di essere liberi rispetto al mondo.

L’autore non nasconde le difficoltà, a volte le ambiguità della ricerca, perché se c’è un’armonia esiste pure una disarmonia, perché accanto alla bellezza esiste anche il dolore e l’abisso, accanto al primato del bene si manifesta anche il “buonismo”.

Il libro si conclude proprio con una definizione che ne è la tesi: la bellezza è la via verso la verità della vita; la vita è un viaggio la cui meta è la verità e la cui via maestra è la bellezza. Ed inaspettatamente il libro diviene una sorta di guida concretissima per perdersi nel bello, attraverso delle vere e proprie pratiche per camminare sulla via della bellezza.

Se il libro vi interessa, potete acquistarlo a questo link o cliccando qui sotto.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.