“La ragazza di stelle e inchiostro” – K.M. Hargrave

La ragazza di stelle e inchiostro è una lettura piacevole e coinvolgente, a tratti labirintica. La protagonista vive su un’isola che sta andando lentamente a pezzi, mal governata e segnata da una maledizione millenaria che potrebbe distruggerla. A catturare il suo interesse sono poche cose: le amicizie di scuola e, soprattutto, la passione per la cartografia. Disegnare mappe e scoprire posti nuovi sono il suo grande desiderio, trasmesso dal padre.

Qui sta la scelta più interessante dell’autrice: fare di una cosa apparentemente complessa, erudita, noiosa (devo andare avanti con gli aggettivi?) come la cartografia, l’arma vincente del romanzo. Grazie all’abilità nel fare mappe, con tutte le competenze geografiche annesse, la protagonista riesce in larga parte a destreggiarsi in tutto quello che deve affrontare.

Il tono apocalittico del romanzo carica il tutto di una forza ulteriore. Molto spesso tra la distruzione e la salvezza dell’isola si staglia un sottile foglio di carta, sapientemente decorato dalla protagonista.

Questo non per dire che manchino l’azione, la suspense e il ritmo: tutto questo c’è. Eppure, a colpire più di ogni altra cosa, c’è lei: la cartografia. Arte misteriosa e poco usata, ma che permette in qualche modo di controllare e dominare lo spazio. Una scelta vincente per un romanzo che convince in pieno.

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.