“Storia monetaria d’Italia” – F. Spinelli e M. Fratianni

Spesso si lamenta il fatto che la storia imparata a scuola è una storia fatta solo di guerre, date e eventi e che la storia vera è molto più complessa. È vero, e una delle componenti della storia che spesso sono più trascurate è quella economica. A questa mancanza cercano di rimediare due economisti di prima grandezza come Spinelli e Fratianni con la loro Storia monetaria d’Italia. Questo saggio, piuttosto ponderoso con le sue 700 pagine, è un trattato di storia economica e, in particolare, monetaria: infatti, come indica il sottotitolo, si concentra sulla “evoluzione del sistema monetario e bancario”.

Il saggio di Spinelli e Fratianni è fondamentale per capire il modo in cui la gestione della moneta (cioè quantità di moneta in circolazione, emissione, tasso di cambio con altre valute, tasso di interesse) è cambiata dall’unità d’Italia agli anni Ottanta e il rapporto tra le autorità economiche e quelle politiche, ossia il livello di indipendenza dal controllo politico che la Banca d’Italia ha avuto o meno nel corso della sua storia secolare.

Il saggio non è sempre semplice e chi scrive mentirebbe se dicesse di aver compreso fino in fondo ogni pagina, ogni grafico e (soprattutto) ogni equazione presente, tuttavia la lettura è consigliata a tutti, ma soprattutto a chi ha degli interessi storici. Senza una conoscenza, anche rudimentale, dell’economia e della storia economica di un paese, non è possibile capirne fino in fondo la storia. Che peso ha avuto la crisi economica del primo dopoguerra nell’ascesa del fascismo? Quanta importanza ha avuto la stabilità dei prezzi nel boom economico del secondo dopoguerra? Che ruolo hanno giocato l’inflazione e la spesa pubblica fuori controllo nel declino dell’Italia degli anni Settanta? Queste sono domande non secondarie per chi desidera conoscere meglio il passato dell’Italia e, di conseguenza, il suo presente. E alcune risposte si possono trovare nella Storia monetaria d’Italia.

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