“L’album dei sogni” – Luigi Garlando

Luigi Garlando non sbaglia un colpo ed anche questa volta, con L’album dei sogni, mescola storia e storie in maniera coinvolgente ed appassionante.

Quello che Garlando chiama “romanzo”, in realtà è una “biografia collettiva” che racconta l’epopea della famiglia Panini: una madre presto vedova, Olga, e gli otto figli, che letteralmente dal nulla seppero creare un vero e proprio impero economico, scommettendo, agli inizi degli anni Sessanta del secolo scorso, sulla crescente popolarità dei calciatori e sulla vendita delle figurine che li rappresentavano.

Fu così che Benito e Giuseppe Panini avviarono un’attività da affiancare alla gestione familiare di un chiosco edicola, acquistato nel 1945 a Modena. Dopo un tentativo fallimentare, l’attività di distribuzione e la vendita delle figurine andarono ben oltre le aspettative, tanto da richiedere l’impiego di altri due fratelli: Franco, fino ad allora impiegato in banca, e Umberto, emigrato con grande fortuna in Venezuela. Accanto ai fratelli Panini, la madre Olga, autentica benché discreta mater familias, e le quattro sorelle, defilate rispetto all’attività commerciale, ma mai realmente in secondo piano.

I meriti dei Panini furono di concentrare nelle loro mani tutta la filiera produttiva delle figurine, dalla stampa all’imbustamento, di affidarsi a distributori di fiducia con i quali intrattenere un rapporto umano schietto e profondo, di creare un autentico clima familiare anche fra tutti coloro che in vario modo erano impiegati nell’attività produttiva.

Il racconto di Garlando si snoda tra decine di aneddoti e di vicende incredibili, ma concrete e soprattutto reali, tanto da far dire all’autore, in una recente intervista, di aver inventato ben poco in questo romanzo.

Le figurine Panini sono nate dove non esisteva nulla di simile, si sono evolute in continuazione per rispondere ai gusti e agli interessi di una società sempre più in rapida evoluzione, ma nello stesso tempo hanno mantenuto una continuità, un’identità, tanto da divenire un costume, una sorta di rito collettivo.

Questo libro è stato scritto per chi ha ceduto, almeno una volta nella vita, al ritornello “celo, celo…mi manca”, per chi almeno una volta ha completato un album di calciatori Panini, per chi ritrova ancora oggi nei vecchi libri una figurina del proprio campione preferito, per chi conserva i propri vecchi album e li custodisce gelosamente e li preserva dalla furia distruttiva del tempo o dei figli.

L’album dei sogni è un libro da leggere e da regalare a Natale. Da donare a chi saprebbe ancora guardare ammirato una pagina d’album completata, a chi saprebbe ancora provare la sottile eccitazione della bustina chiusa tra le mani, a chi ancora ricorda la soddisfazione del ritrovamento del mitico portiere Pier Luigi Pizzaballa.

L’album dei sogni è proprio un libro per sognare.

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