Premetto: ogni giudizio è sindacabilissimo.

Detto questo, posso affermare che a me La vita inizia quando trovi il libro giusto di Ali Berg e Michelle Kalus non è piaciuto un granché.

Non è che non sia un libro originale: la storia di Frankie che dissemina libri sui vagoni dei treni andando al lavoro, per cercare un’affinità umana, magari una storia d’amore, è un’idea curiosa ed interessante.

Non è che non sia un libro intelligente: ogni pagina è ricca di citazioni, di titoli, di autori che alla fin fine fanno del romanzo una bella dichiarazione d’amore delle autrici per la letteratura.

Forse è il pretenzioso titolo italiano che mi ha tratto in inganno (l’originale è The Book Ninja), ma ho trovato la storia di Frankie e Sunny, pagina dopo pagina, sempre un po’ superficiale e scontata: la storia di un incontro e di un amore mai troppo felice, mai troppo drammatico, mai troppo divertente e, in fondo, mai troppo coinvolgente.

Frankie ricorda un po’ la Bridget Jones di Helen Fielding, senza però lo stesso humor e soprattutto la stessa autoironia. E anche i personaggi di contorno mi sono risultati poco sapidi, ben descritti indubbiamente, ma in un certo senso piuttosto monocordi.

Insomma, per me (e sottolineo “per me”), La vita inizia quando trovi il libro giusto è un discreto libro da spiaggia e nulla più.