“La resistenza dei sette fratelli Cervi” – A. Strada e G. Spini

Prosegue, con una lettura particolare, la rubrica estiva “Storie per ragazzi (…e non solo)”.

In realtà, quella che vorrei presentare oggi non è una sola pubblicazione, ma una collana, edita da Einaudi Ragazzi, che si intitola Semplicemente eroi. L’idea dell’editore è di proporre al lettore dei personaggi comuni, ai quali però la vita ha chiesto un gesto forte, una scelta coerente con le proprie idee e la propria coscienza, spesso controcorrente. Nella collana si possono incontrare personaggi più o meno conosciuti, da Peppino Impastato a Franca Viola, ma anche approfondire problemi sociali, legati all’attualità (Casa Lampedusa, Roberto Mancini nella terra dei fuochi) o  alla storia (Le Olimpiadi del coraggio), per andare incontro agli interessi di lettori giovani e curiosi.

Il libro che mi ha incuriosito per primo è stato La Resistenza dei sette fratelli Cervi, per interessi legati al periodo storico in cui la vicenda si svolge, ma anche per gli autori, in particolare Annalisa Strada, di cui nelle scorse settimane ho già recensito alcune pubblicazioni (Una lunghissima notte e Io, Emanuela).

La storia dei fratelli Cervi non è tra le più conosciute nell’ampio capitolo della resistenza alla dittatura fascista e al regime nazifascista successivo all’8 settembre 1943. I Cervi, numerosa famiglia contadina emiliana, si distinsero nel loro lavoro per spirito di iniziativa e coraggio, arrivando a prendere in affitto un appezzamento di terreno scarsamente produttivo e trasformandolo in poco tempo in un’area altamente produttiva, introducendo innovativi miglioramenti, frutto di uno studio attento del territorio. Famiglia di grande sensibilità sociale e di libero pensiero, i Cervi manifestarono fin da subito la loro insofferenza al pensiero unico del regime ed il loro atteggiamento liberale finì alla fine per scontrarsi con il fascismo. I Cervi, infatti, non solo davano ospitalità a partigiani o a soldati sbandati in fuga dai nazifascisti, ma si resero protagonisti di episodi eclatanti, come un attentato ad un traliccio elettrico o la pastasciutta offerta a tutto il paese alla notizia della caduta del regime di Mussolini il 25 luglio 1943.

Gli autori indugiano sapientemente nella descrizione dell’ambiente familiare, si soffermano sulle diverse personalità dei Cervi, sulle particolarità di una famiglia molto “moderna” per l’epoca ed infine raccontano in maniera viva ed emozionante gli episodi cruciali che portarono all’arresto di tutti i Cervi, compreso il vecchio padre, ed infine alla fucilazione dei sette fratelli. Un libro consigliato a tutti e da consigliare a tutti gli studenti.

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