“Io, Emanuela” – Annalisa Strada

Storie per ragazzi (…e non solo)

Io, Emanuela, agente della scorta di Paolo Borsellino”, di Annalisa Strada, è un libro che si legge in un soffio; una storia vera, che colpisce allo stomaco e stringe il cuore, la storia di un “umile servitore dello Stato” – si diceva un tempo – e mai come in questo caso l’espressione assume tutta la sua grandezza, idealità e verità.

Emanuela è una ragazza sarda, ha i sogni e la voglia di vivere di tutti i ragazzi come lei, si diploma, vorrebbe lavorare come maestra, ma sulla sua strada incontra un’occasione cui non aveva proprio pensato: sollecitata dalla sorella Claudia, affronta e supera brillantemente il concorso per diventare agente di polizia. Il corso alla Scuola Allievi di Trieste e poi la prima assegnazione: Sicilia, Palermo. Emanuela Loi: una giovanissima agente di polizia, nel cuore della guerra alla mafia, negli anni del pool di Caponnetto, Falcone e Borsellino. Da una parte, Emanuela vive il sentimento della paura, dall’altra sente l’orgoglio per la divisa che indossa, ma soprattutto per il ruolo che incarna al servizio della giustizia, della legalità, della brava gente. Di incarico in incarico, sempre coltivando la speranza di tornare in Sardegna, Emanuela arriva a far parte della scorta di Paolo Borsellino e a quella tragica domenica 19 luglio 1992 in cui i sogni di una ventiquattrenne agente di polizia andarono letteralmente in fumo, ma il suo ricordo e la sua testimonianza lasciarono un segno indelebile nella coscienza e nella civile Storia del nostro Paese.

Annalisa Strada racconta in prima persona le vicende e i pensieri di Emanuela Loi. La narrazione dunque è fluida, immediata, stringente. Le pagine scivolano via veloci, fino al tragico epilogo, narrato con intensità e delicatezza, quasi con pudore, sicuramente con il rispetto che si deve alle grandi figure morali del nostro tempo. Un libro da non perdere.

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