“Adattarsi” – Clara Dupont-Monod

Definire “romanzo” Adattarsi di Clara Dupont-Monod trovo sia riduttivo.

Adattarsi è un’ininterrotta delicata poesia sulla vita, sul dolore, sulla genitorialità, sulla fratellanza, sui rapporti familiari, sul passato ed i suoi complessi legami con il presente, sull’essere e sul divenire, sul morire ed il rinascere costantemente.

Adattarsi è un’autentica meditazione su quel valore inestimabile che ha reso l’essere umano capace di perpetuare la sua esistenza e che oggi è conosciuto con un termine di gran moda: resilienza.

Adattarsi è un’elegia sulla comune diversità e sulle diverse risposte ad un destino tutto sommato comune.

Un giorno, in una famiglia, nacque un figlio inadatto”: l’incipit della storia raccontata da Clara Dupont-Monod è chiaro e spiazzante nello stesso tempo, soprattutto nell’uso dell’aggettivo. Cosa significa essere inadatto? “”Inadatto” presuppone precisamente che il bambino esisteva al di fuori del quadro funzionale (una mano serve ad afferrare, delle gambe a camminare) e che stava comunque ai margini delle altre vite, non completamente integrato con queste, ma prendendovi nonostante tutto parte, come l’ombra all’angolo di un quadro, allo stesso tempo intrusa eppure voluta dal pittore.”.

Il romanzo è la storia di un lungo cammino di adattamento all’inadatto, in cui i protagonisti, poco a poco, si rendono adatti alle diverse sensibilità personali, agli equilibri via via mutevoli, anche alle proprie fragilità, adatti pure e soprattutto ai propri tempi di adattamento.

Adattarsi è autentica poesia che si esplicita in personaggi realistici, ma nello stesso tempo paradigmatici ed universali, come i fratelli dell’inadatto, definiti semplicemente come il maggiore, la minore e l’ultimo. Poesia senza tempo che trova espressione nelle narratrici, le “pietre rossastre della corte”, eterne ma non immutabili testimoni dei più intimi cambiamenti.

Adattarsi è un testo indefinibile, che sfugge a qualsiasi classificazione: è la poesia della vita penetrata fin nei più intimi e remoti anfratti dell’essere umani.

La scrittura di Clara Dupont-Monod è limpida, scorrevole, fresca; anche le pagine più profonde, le sequenze riflessive più complesse sono percorse da una leggerezza, che non è superficialità, ma quella “sottrazione di peso” calviniana che rende Adattarsi un’opera di alto valore letterario.

Adattarsi è un romanzo che si snoda in un arco di tempo piuttosto ampio: è bene, dunque, leggerlo senza fretta, prendendosi tutto il tempo che serve per sentire e far propri i sentimenti e i cambiamenti dei protagonisti.

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